Gojushichi butsu

Il lignaggio dei Cinquantasette Patriarchi o Gojushichi Butsu rappresenta la Trasmissione del Dharma da una generazione all'altra. Nelle versioni relative ai templi ed ai monasteri in cui è adottato, viene recitato all'inizio o alla fine di tutte le sedute di meditazione quotidiane per aiutare a ricordare ai monaci e ai praticanti laici, discepoli di un maestro Zen la validità dell'insegnamento che, da cuore a cuore, da Shakyamuni a Mahakashapa ad oggi, lega attraverso i secoli gli illuminati del passato con quelli attuali. Per rimarcare ulteriormente questa continuità e l'equivalenza di ogni realizzazione tra i Buddha leggendari del passato e i capostipiti dei monasteri delle varie scuole, spesso, in varie tradizioni viene aggiunto al nome di ogni maestro l'appellativo Daiosho, ovvero grande illuminato o grande maestro.

Venne sviluppato perlopiù in Cina, durante la dinastia Tang, incorporando grandi nomi del buddismo indiano e del buddismo mahayana, ma venne pubblicato per la prima volta alla fine di questo periodo.[1]

  1. ^ McRae, 2003, p. 5

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